Il nutrimento dell’Anima

I bimbi aspettano impazienti l’arrivo di Babbo Natale, certi che S. Lucia, Babbo e la Befana si siano preventivamente accordati sul tipo di doni da consegnare. Siamo in viaggio, abbiamo uno zaino a testa e non possiamo permetterci pesi o giochi ingombranti. Sapranno capire le esigenze, i nostri supereroi??

E’ strano vivere il Natale nel Sud dell’India. C’è caldo, ci sono le palme, non c’entrano nulla abeti finti e pupazzi di neve. Babbo Natale poi, tutto vestito pesante fa venire caldo soltanto a guardarlo; eppure Natale è sempre Natale, e il suo fascino avvolgente ti cattura anche qui, ai Tropici.
city albero natalecity natale Il Natale lo festeggeremo a Fort Kochi, dove siamo arrivati ieri. Ultima tappa indiana nello stato del Kerala, il più a Sud. Fort Cochi è un’isola e viene collegata alla terraferma da ponti e dai battelli.
INES NAVE Fort Cochi è patria del Kathakali, l’arte di teatro-danza tipica del Kerala. Andremo a breve ad assistere a uno spettacolo, sono molto curiosa!
KATHAKALI
BIMBE KATHAKALI

Abbiamo venti giorni da trascorrere qui, e da subito cerchiamo di organizzarci la vita: un appartamento, capire dove conviene fare la spesa, trovare mezzi per spostarci, lo yoga per i bimbi, un seggiolone per Martino (sarebbe un colpo da maestri riuscire a trovarlo pure a Fort Cochi!!), decorare la casa per il Natale, il coltello per tagliare i cocchi. Devo dire che stiamo diventando bravi, nonostante sia stato un pò stressante, in ventiquattro ore siamo riusciti quasi a risolvere tutti questi piccoli problemi! Albero di Natale incluso!!!
ALE STRESS
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ADDOBBI

Il mondo è piccolo, stamattina a Fort Cochi abbiamo incontrato per caso quelli che erano i nostri dirimpettai di Auroville, una coppia francese sulla cinquantina. Ci siamo scambiati dei saluti affettuosi come se avessimo ritrovato un vecchio amico. La magia del viaggio è anche questa: ti avvicini alla gente, ti ricolleghi con la dimensione umana più naturale: quella sociale. Ti senti aperto e solidale. Ad Auroville ci scambiavamo soltanto i saluti, alcuni consigli e qualche chiacchiera sull’uscio, ma la loro presenza c’era, si sentiva, faceva parte del nostro mondo; ritrovarsi casualmente ci ha davvero rallegrati, e la cosa ancora più piacevole è che questa sensazione di familiarità è stata reciproca!

E dato che Auroville è riaffiorata nei nostri cuori, dopo due giornate trascorse immerse completamente in questa nuova vita da ricrearci a Fort Cochi, ho sentito il bisogno di tornare un attimo indietro e dedicare alcune riflessioni a questo luogo così affascinante, ambiguo, vivo, impalpabile. Troppo poco tempo abbiamo trascorso lì per poter esprimere un giudizio, o dare una sincera opinione. Sono ancora confusa, ho trovato tantissimi aspetti positivi, molti indecifrablli, alcuni negativi. Ma oggi non sono qui per fare un’analisi di Auroville, vorrei semplicemente mostrare ciò che i nostri occhi hanno visto e ciò che ci ha nutriti, nel corpo e nell’anima.

Auroville nasce da un’idea, un sogno.

city dream

L’idea è di Mere, la Madre, compagna spirituale di Sri Aurobindo, politico,ribelle, poeta e yogi indiano; colui che ha dedicato buona parte della sua vita al concetto di Yoga Integrale, ossia il tentativo di riportare la dimensione spirituale spesso associata al soprannaturale, nella vita concreta, nell’oggi, non in una dimensione che verrà, ma proprio nella vita che si sta vivendo. Il concetto di fondo quindi è basato sulla forza e sul valore profondo della dimensione reale, della vita quotidiana, delle azioni che si compiono. Mere ha tradotto ciò che Sri Aurobindo ha teorizzato, il pensiero di lui ha preso forma e sostanza attraverso le opere realizzate da lei: scuole, luoghi d’educazione, e Auroville stessa.

city mere

Auroville è un luogo dove ogni persona può arrivare e collaborare a creare un pezzo di mondo in cui regnino pace, armonia, equanimità. E’ un luogo che non è caratterizzato da credo politico, religioso, etnico. Persone di ogni nazionalità possono arrivare qui e decidere, scegliere di rimanervi, collaborando attivamente alla vita comunitaria di Auroville, oppure semplicemente trascorrere alcuni periodi in qualità di ospiti, avendo accesso a molte delle attività senza avere la vera e propria responsabilità comunitaria e individuale di chi invece sceglie di diventare Aurovilliano.

La forma della città di Auroville si crea attorno al suo punto centrale

city mandala

il suo cuore, la sua anima dorata: il Matrimandir.

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Voluto fortemente dalla Madre, il Matrimandir rappresenta lo spirito di Auroville, il luogo in cui si concentra tutta la forza vitale di ogni essere umano. Ci si può entrare per ritrovare il silenzio, quel silenzio interiore che permette di ricongiungersi all’Universo, a se stessi. Il Matrimandir è circondato da dodici grandi petali, ognuno dei quali rappresenta una qualità intrinseca dell’Essere Umano.

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Il Matrimandir, con la sua potente spiritualità è affiancato da un grandissimo Banyan, l’albero sacro indiano, l’albero immortale che gli cresce accanto; dai suoi rami scendono radici aeree che una volta toccata terra penetrano nel suolo ricreandoì nuovi fusti che fungono da sostegno ai rami già presenti nell’albero. Si crea un circolo, un continuo divenire che dalla terra parte e alla terra ritorna.

city banyan

Auroville è molto grande, immersa in una cintura verde, una giungla fitta di alberi, palme, eucalipti, fiori e terra rossa. Attorno al Matrimandir si sviluppano, seguendo come dei bracci di galassia, piccole comunità che si mescolano ai villaggi Tamil già presenti sul territorio. Ogni comunità è caratterizzata da una propria “mission” interna e da attività che servono al funzionamento dell’intera comunità aurovilliana.

Abbiamo scoperto Solitude, una fattoria voluta da Krishna che con moglie indiana, figli, donne e uomini tamil, volontari da tutto il mondo, ha messo in piedi un luogo di pace e armonia indescrivibili. La sua fattoria agricola si basa sui concetti della permacultura e ogni singolo frutto della terra nasce e cresce in armonia con il resto della natura circostante. Krishna gestisce anche un ristorante, che ovviamente vive dei suoi prodotti.

cibo solitude

cibo krishna2

Quando ci si siede a mangiare da Krishna, tutto lo spirito ne trae sollievo. I suoi prodotti sono nutrimento per l’anima, oltre che per il corpo. Le sue parole ti insegnano perchè è così importante Dare alla Natura: dare importanza, dare amore, dare respiro, dare ascolto, soprattutto. cibo terra

cibo piedi

E l’amore che ci mette nel far vivere la sua fattoria, è lo stesso amore che mette nel servirti, nel donare bellezza a ciò che nutre il tuo corpo. E così abbiamo imparato, e tanto. Abbiamo anche avuto l’onore di essere fonte d’ispirazione per Krishna e dargli l’opportunità di preparare, per la prima volta, un piatto tipico indiano, il Thali, in versione Raw, crudista: buonissimo e davvero salutare.

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Siamo stati ospiti alla Sadhana Forest, un altro progetto importantissimo dedicato alla riforestazione di una parte del territorio arido e inutilizzabile;  in mezzo a stupende capanni di bambù in cui vivono la famiglia di Aviram (il fondatore) e una comunità grandissima di volontari (che rimangono  anche per anni)  abbiamo imparato a gestire l’acqua, a lavare i piatti senza alcuno spreco, a utilizzare i bagni a secco.

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I nostri amati amici Patty e Alberto, con cui abbiamo condiviso la vita sull’isola di Ikaria all’inizio del nostro viaggio, sono stati pensati intensamente in questo periodo aurovilliano; loro sono permacoltori in Toscana, a Tatti. Li abbiamo sentiti molto vicini e abbiamo potuto renderci pienamente conto di quanto sia prezioso il profondo, attento e accurato lavoro di creazione che stanno portando avanti da anni.

famiglie

Eccoci a Ikaria, sulla spiaggia di Nas. Alle spalle il tempio d’Artemide e davanti il mare. Sette bambini aperti sul mondo.

Un’altra esperienza davvero toccante è stata quella vissuta all’interno della nostra comunità, la New Creation. Ogni sera, Andrè, il fondatore, da più di trenta anni, serve pasti a bambini tamil che vivono all’interno della struttura.

cibo andrè

cibo andrè 2

E così anche i nostri bimbi hanno potuto sedersi a questa tavola piena d’amore, dove il cibo è per tutti e offerto con naturale semplicità.

Tutto questo profondo nutrimento dell’anima, come lo chiamo io, prendeva forma anche dentro casa.

I bimbi sono come spugne, osservano, apprendono, imitano. E così spesso Miranda faceva sorprese per nutrirci durante le (a volte) faticose sessioni di scuola con Ines dato che è il momento delicato dedicato alle divisioni e alle frazioni! Le banane non sono solo banane, sono banane split ripiene di Tahini (crema di sesamo)!

cibo sorpresa

Oppure le colazioni, amate da Vinicio che con passione si mangia un melone, non prima di aver inebriato l’aria di incensi. cibo raw meloncibo raw breakfast

La riflessione più ampia che riguarda l’India è legata al senso del Bello. E’ proprio così. In India, nonostante la sporcizia che regna sovrana, nonostante la precarietà che aleggia nell’aria, nonostante la povertà che spesso è difficile da osservare, regna il Bello. Regna la cura, la pazienza per i particolari, i dettagli. E questo è davvero magico, è qualcosa che toglie il fiato. Noi non siamo più abituati a godere del bello, a ricercare il Bello che eleva l’anima, lo spirito, gli occhi, i pensieri.

cibo ganesh

Le rosse strade di Auroville non hanno segnali stradali. Però si incontrano segnali speciali:

city cartelli

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E davvero sortisce il suo effetto, ogni volta che vedi questi cartelli ti ricordi che si può sorridere, che si può sorridere alla prossima persona che incontri e questo è contagioso. Spesso, ad Auroville, le persone si sorridono così, senza un perchè, semplicemente incrociandosi. Ci siamo nutriti anche di questo, anche di queste piccole grandi attenzioni che riescono a trasformare, che hanno un potere indescrivibile. Non a caso, credo io, in questo paese è vissuta la persona che più di tutte a piccoli passi, con determinato e consapevole amore, ha lasciato un segno indelebile all’Umanità.DSC_0739

A Pondicherry, a pochi passi dall’Ashram dove vissero Sri Aurobindo e Mere, si trova la sua statua, che dal mare guarda la terra e che, passandoci accanto, non puoi che fermarti e profondamente ringraziare.

Auroville è stata così, molto introspettiva. Ciò che ci è arrivato è qualcosa che ancora non sappiamo decifrare. Sono stati giorni molto profondi, immersi in una natura indescrivibile.

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Credo che i nostri bimbi abbiano sentito qualcosa, qualcosa che davvero è invisibile agli occhi ma penetrante nell’anima. Abbiamo dedicato un momento finale, prima di partire, a noi stessi. Un rituale di cui si sentiva il bisogno per darci forza, per fermare un momento così indecifrabile, renderlo un pò più concreto, più materiale, soprattutto per i bimbi che hanno bisogno di vedere, di dare una forma e un nome alle proprie emozioni.

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Auroville è stata anche questo per noi, che non siamo una famiglia religiosa, ma che crediamo profondamente nell’energia sottile di ogni essere Vivente e crediamo che il rispetto per gli altri e per noi stessi passi da un nutrimento fatto di buon cibo, di natura meravigliosa, di persone inaspettate, di bellezza, di gesti semplici e di scelte profonde e consapevoli.

Non mi resta che ringraziare Auroville e Monica, Andrè, Sara, Maria, Estee, Costantino, Kalou, Krishna, Aviram, Lakshmi e tutte le altre persone che abbiamo incrociato in questo Cammino.

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Tra poco è Natale, vi auguriamo con il cuore tanta Pace.

18 pensieri su “Il nutrimento dell’Anima

  1. Qui sono le 3.30, la mail che mi avvisava che c’erano nuove notizie è arrivata da poco e malgrado l’ora non ho potuto fare a meno di leggerla. Che pace che si respira…è arrivata fino a qui!! Tanti auguri di un sereno Natale anche a voi!! Alessandra

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    • Ciao caterina e tutta la famiglia!
      Siamo due ragazze,manuela e francesca, molto colpite dalla vostra storia di viaggiatori. E ora che ci troviamo in vacanza nel sud dell’India abbiamo cercato di esplorare questa terra spulciando il vostro blog quasi come una guida,seguendo sempre e con emozione, i vostri racconti. Tra qualche giorno ci troveremo dalle vostre parti,ci piacerebbe tanto conoscervi!se ci sarà l’occasione,potremmo incontrarci e prendere un tè insieme. Che ne dici?
      Un caloroso abbraccio, manuela & francesca

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      • Ciao Manuela,Ciao Francesca!
        Grazie! Sarebbe bello incontrarsi!! Noi siamo a Fort Cochin fino al 10 Gennaio, poi voliamo in Thailandia. Se passate di qui molto molto volentieri. Aggiornatemi sui vostri spostamenti! Un abbraccio grande e buon viaggio a voi!! a presto, Caterina

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      • Grazie della risposta,noi saremo a fort kochi martedì e mercoledì, quindi lasciamo a voi la scelta del giorno e dell’ora 🙂
        Possiamo contattati via facebook,oppure puoi vedere la mail dalla quale scriviamo e contattarci li per i dettagli?
        Grazie ancora e un abbraccio,francesca e manuela.

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  2. Si, proprio un senso di pace e viene voglia di lasciare la frenesia della vita in città per ricongiungersi anima e corpo alle forze equilibranti della natura. Pace anche a voi. E grazie

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  3. Buon solstizio! mi commuovete ogni volta che vi leggo e so che non c’è distanza tra noi…. vi pensiamo sempre!
    oggi andremo a Saragio a fare un bel falò per salutare il giorno più corto e pure la notte più lunga, consci che ricomincia il countdown verso la luce e bruceremo qualcosa di vecchio per dar spazio al nuovo e vi dedicheremo un bel pensiero di pace….
    “una congiura di poeti, amanti della bellezza, rivoluzionerà il mondo….”
    Sempre con voi….

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    • Tesoro mio, sapessi che bello e che piacere ricevere un tuo messaggio qui! Ti ho sognata stanotte, ti porto con me, con noi. I tuoi figli sono una meraviglia, ho visto le foto e mi sembrano grandissimi…sono passati soltanto tre mesi!!! Vi auguro buoni giorni al Nord, portate la vostra luce e la vostra apertura al Mondo. vi ABBRACCIO infinitamente, love you

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  4. Buon Natale a te e tutta la tua fantastica famiglia,invidio il coraggio con cui riuscite ad integrarvi in un Paese tanto diverso dal nostro ed è affascinante vedere i vostri bimbi come riescano ad abituarsi ogni volta ad una realtà non sempre facile ed agevole ma probabilmente siete bravissimi(voi genitori)a trasmettere loro tanta sicurezza e positività.Io non sono “bigotta”,mi definisco una credente moderata(in Dio),anche se,con tutto quello che succede ti fa dubitare che un qualsiasi “Dio”esista o che ti venga in aiuto nei momenti più bui.Grazie per tenerci sempre aggiornati sulla vostra avventura,grazie per le fantastiche foto bellissime della tua famiglia e dei luoghi fantastici in cui vi recate a visitare o vivere per un po’ di tempo.Complimenti a te,a tuo marito e a tutta la vostra fantastica tribù,ancora BUON NATALE e BUON ANNO NUOVO!!!!e che sia un anno di rinascita per questo nostro bellissimo Paese che sta andando alla deriva.Vi auguro una felice permanenza ma anche un ancor più felice ritorno in Italia,che Dio vi protegga!!!ciao a tutti!!!

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    • Carissima Lucia, grazie davvero delle tue bellissime parole. Non so se siamo così coraggiosi e bravi, in verità mi reputo molto normale, con tutti i limiti e i difetti di ogni madre. Anch’io mi arrabbio, anche io sbaglio, anche io mi pento! E ogni giorno cerco di essere migliore, ma non è sempre così! I bimbi sono i coraggiosi, si affidano e si lasciano portare in giro per il mondo senza avere la percezione chiara di ciò che starà per succedere, ma vanno e affrontano tutto con una forza che noi grandi ci sogniamo. Ti auguro di trascorrere questi giorni con tanta serenità, com lentezza e con la gioia nel cuore. Grazie ancora, un abbraccio Caterina

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  5. Succede anche a me, appena arriva la vostra mail di notifica corro subito a leggere il post con molta curiosità.
    Vi leggo sempre con molta attenzione e non c’è mai cenno di cedimento e mi domando come è possibile con 4 figli piccoli? Io con una bambina di 15 mesi impazzisco se non le dò una routine, mi domando come facciate con il vostro piccolo soprattutto…
    Non si innervosisce mai??

    Con tanta stima 🙂
    Giulia

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    • Carissima Giulia, innanzitutto perdona il ritardo con cui ti rispondo! Grazie delle parole che ci scrivi, e per le domande che poni! Ti posso assicurare che siamo una famiglia ” normalissima” dove ci sono crisi, pianti, liti e anche urli di mamma (i papà di solito urlano meno!!). Spesso noi grandi sbagliamo e ce ne rendiamo conto, spesso succede che ci comportiamo in modi che non vorremmo e che chiediamo scusa ai nostri figli. Se intendi questo per cedimento… ti posso dire che anche noi cediamo, ma che abbiamo anche molta fiducia in noi stessi, nella nostra capacità di trovare una soluzione. I bimbi hanno bisogno di sentire che i grandi hanno le situazioni sotto controllo, che sanno ciò che sta succedendo. Per quanto riguarda le routines mi hai fatto sorridere, perchè sono tornata indietro. Quando avevo solo Ines, la più grande, impazzivo se si sgarrava negli orari, nelle abitudini, nella messa a letto, nella merenda, nei rituali. Se guardo Martino, il più piccolo, mi rendo conto di come sono cambiata io e di come il bisogno di routines che credevo necessario a Ines era invece necessario a me, per avere tutto sotto uno stretto controllo. Probabilmente succede con il primo figlio ( e io mi sentivo comunque molto rilassata!!!) quando è tutto nuovo e soprattutto quando tutte le attenzioni sono esclusive. Ora Martino vive ai nostri ritmi, segue il flusso della famiglia. Ovviamente ha alcune priorità, tipo la nanna del pomeriggio, ma non c’è alcuna rigidità. Lui è molto sereno e pacifico, sta crescendo in giro per il mondo senza avere mai un punto di riferimento che non sia la nostra presenza e devo ammettere che si innervosisce poco, anche se i suoi pianti se li fa anche lui! E’ comunque diverso, non so quanti figli hai, ma gestire un bimbo per me è più difficile che gestirne quattro. C’è più complessità, ma è meno difficile. Spero di averti risposto…. ti mando un abbraccio grande, Buon Nuovo Anno! Caterina

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      • Bhe si cedimento a livello di litigate, alzate di voce, lasciar fare quello che in generale è bene non far fare… 🙂
        Comunque a questo punto corro a fare un secondo pargolo, mi serve ahahah

        A parte gli scherzi, ho vissuto 3 mesi in India qualche anno fa, a Kolhapur una piccola città, per modo di dire 500.000 abitanti, ed è stata un esperienza fantastica, mi ha cambiato la vita, in meglio.
        Capisco quello che state vivendo, è un posto magico e molto spirituale.

        Spero un giorno di poterci riandare con Irene, mia figlia, magari quando è un po più autonoma su alcuni fronti 🙂

        Auguriiii,
        Giulia

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