L’Ultima Spiaggia

Oggi è successo qualcosa a cui non avevo mai assistito.

Ho gli occhi arrossati, fatico a tenerli aperti. Bruciano; ma ancora di più bruciano il senso di impotenza, il senso di vergogna e la tristezza profonda che serpeggiano avvolti da questo odore di fumo che ancora mi porto addosso.

Oggi era una bellissima giornata di sole e cielo blu. Un Libeccio un po’ prepotente, ma piacevole in riva al mare.

Per la prima volta quest’estate ho trovato un’acqua cristallina e mi sono tuffata. Ho nuotato, nuotato sempre avanti, noncurante delle grida dei bimbi che, ogni volta che mi allontano, iniziano a urlarmi di rientrare a riva.

Quando mi sono fermata e ho rivolto lo sguardo alla spiaggia per scorgere la loro sagome, ho avuto una sensazione da brividi, nonostante le onde che mi cullavano. L’istinto mi ha detto di rientrare, di avvisarli al più presto. Dietro di loro, nella pineta che abbraccia la spiaggia, una colonna di fumo nero e fiamme che riuscivo a vedere nitidamente dal mare.

Risalita a riva, ci siamo guardati attorno. Il fuoco avanzava, il cielo assumeva colori surreali, ombre inquietanti attraversavano la sabbia trasportate dal Libeccio che spingeva sempre più avanti queste fiamme.

incendio3 brucia

incendio3 vistamare

La gente attorno, la poca gente che frequenta questo incantevole luogo che si chiama L’Ultima Spiaggia, ha iniziato a raccogliere le cose, a accelerare il ritmo, a prendere velocemente la via del ritorno.

incendio corse

incendio1

incendio 4 risalita

L’istinto primario è stato quello di scappare,  le fiamme stavano avanzando e il vento faceva volare braci ovunque.

Messi al riparo i bambini al Lido Adria dove lavora Teresa (una delle eroine di questo pomeriggio), abbiamo scelto di non abbandonare questo luogo e soprattutto le persone che stavano lottando con tutte le loro forze per fermare l’avanzata distruttrice.

incendio fiamme

I proprietari dell’Ultima Spiaggia, Salvatore Petrone e sua moglie, sono persone oneste e cordiali; hanno un piccolo pezzo di paradiso tra Sibari e Villapiana, a Contrada Bruscata Grande. La prima volta che per caso siamo capitati lì, la signora, insieme alle sue due figlie, ci ha accolti spiegandoci ciò che fanno. Qualcosa di molto semplice, ma molto, molto raro. Hanno avuto dal Demanio la possibilità di gestire un piccolo pezzo di pineta, l’ultimo pezzo, appunto. Loro tengono pulita la pineta e il pezzo di spiaggia libera attorno. Non ci sono strutture, non è un lido, non c’è nient’altro che pineta e spiaggia. Loro curano, tengono pulito, mettono anima e cuore per poter offrire un servizio a chi capita, spesso per caso, in questo ultimo pezzo di spiaggia. Ti chiedono un piccolo contributo, cinque euro a famiglia. Ti fanno la ricevuta e ti trasmettono la passione per ciò che fanno. L’Ultima spiaggia è una rarità, è la mosca bianca in mezzo a tanta tanta indifferenza. E inciviltà.

L’Ultima Spiaggia, ora, non avrà più la sua pineta. E chissà quante e quante Ultime Spiagge ci sono state, e ci saranno. Perchè far ricrescere un bosco, ridare vita a un ecosistema distrutto in questo modo necessita di decenni. E forse neppure i miei nipoti potranno rivedere questa Natura.

incendio ninni

incendio ultima spiaggia

incendio proprietaria

Purtroppo dico queste parole, non voglio offendere nessuno, non voglio descrivere una realtà che osservo con occhi stranieri, che ho sempre vissuto per piccoli periodi ogni anno. Questa volta non è stato così. Siamo in Calabria, terra (anche) di fuochi e terra in cui Qualcosa, sempre, inceppa il meccanismo. Qualcosa che non ha un volto chiaro, Qualcosa che tutti conoscono ma che nessuno definisce. Qualcosa che sai che c’è, che sai che arriverà. Qualcosa che senti, nell’aria, nel fumo.

incendio l'ultima pigna

Abbiamo deciso di restare per poter dare una mano, e la cosa che ho sentito più forte è stata quella di documentare ciò che stava succedendo. E’ stata quella di fermarmi a parlare con le Persone che come veri eroi hanno trascorso più di due ore in attesa dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, delle Guardie Forestali, della Polizia Municipale. Due ore in cui il Libeccio e il Fuoco hanno giocato a mosca cieca, rincorrendosi e divertendosi a fare capriole e sberleffi a tutti noi. Noi che come sempre, come Umani, non abbiamo ancora capito che la Natura è più forte, e che vigliaccamente distruggiamo credendo di compiere atti superiori, o intimidatori, o anche banalmente incuranti.

incendio aiuti2

incendio aiuti1

incendio aiuti

incendio fuoco

incendio pineta2

Ho cercato di rimanere aperta, di non scagliarmi contro Chi di Dovere, quando sono arrivati. La tensione era tanta, le persone che hanno cercato invano di salvare questa pineta erano molto arrabbiate. Non ci sono soccorsi, non ci sono aiuti, qui ci sente soli. E la rabbia, l’indignazione e anche la rassegnazione sono le uniche emozioni che neppure il vento riesce a spostare.

incendio people

La sensazione di essere abbandonati, di non essere considerati, di essere lasciati in balia di forze assolutamente ingovernabili è  disarmante.

incendio tavolino

incendio vigiliHo cercato di parlare con i Vigili, dopo che hanno circoscritto la situazione. Ho cercato di non puntare il dito contro. No so se ci son riuscita. La mancanza di tempestività, l’assenza delle risposte, la noncuranza, l’arroganza, è veramente difficile rimanere equanimi quando dentro si ribolle di paura e di rabbia.

incendio pineta raggi

E le risposte sono arrivate, la storia si ripete, e allora uno si chiede come finirà questo Bel Paese. Abbiamo scoperto che l’unità dei Vigili del Fuoco di Rossano Calabro copre diciannove Comuni. Diciannove. In una terra dove d’estate ci sono più fuochi dolosi che sagre. Soltanto oggi, in contemporanea all’incendio nella nostra pineta si vedevano altri tre incendi lungo la costa. E quindi è un terno al lotto, soprattutto se in contemporanea al tuo ci sono altri incendi da spegnere. Il primo che arriva meglio alloggia… gli altri, aspettano. E c’è stato un Vigile, visibilmente stanco, che a fine giornata ha avuto l’umanità di fermarsi a parlare con tutte quelle meravigliose persone che oggi hanno cercato di lottare contro i mulini a vento. Ha ascoltato le rabbie, e risposto a ogni domanda. E così la rabbia rimane, ma non ha più come bersaglio i Vigili che non arrivano, perché ci si rende conto che anche loro sono in cinque, di cui uno, su ordinanza del Ministero, deve rimanere a fare da guardia al mezzo (quindi non può essere una forza da impiegare nelle operazioni). E in quattro  hanno trascorso la giornata a spegnere roghi lungo tutta la costa.

incendio vigile

Allora, dove deve essere spostata la rabbia? Verso cosa?

Perchè da qualche parte un problema c’è. E anche grande. Come può la terra che conta più incendi di tutta l’Italia avere così poche risorse umane, mezzi, organizzazione, soprattutto a Luglio, in piena stagione di fuochi?

Ho cercato di leggere, di trovare qualcosa per capire, ma non ho avuto molto tempo. Ci vuole uno studio approfondito per capire dov’è l’inghippo. Dov’è che si inceppa la macchina. Perchè si inceppa sempre la macchina.

Ho scoperto che a Reggio Calabria cè pure questo. Se mai a qualcuno interessasse. E c’è anche un altro sito, Calabria Verde, gestito dalla Regione, che offre una riflessione accurata e rassicurante, e mostra un impegno serio e organizzato per gestire il fenomeno.

Eppure, qualcosa non funziona. Eppure a ogni gradino con cui ci si confronta, si scopre che ne esiste sempre uno ancora più in alto di cui il fumo ne offusca la visione.

E allora non ci rimane che guardarci in faccia tra di noi. Noi che oggi abbiamo cercato di sopperire dove non c’è rimasto nient’altro che terra bruciata. Noi che oggi abbiamo potuto scoprire quanti eroi invisibili ci sono in questa Terra di Fuochi.

incendio ragazze

4 pensieri su “L’Ultima Spiaggia

  1. E poi per caso incocci in qualcosa che non avevi letti, pensavi che il passato prossimo fosse diventato remoto e scoprire che può essere presente mi ha reso felice. È stato bellissimo leggere la cronaca di questo “disastro”, nella Calabria che io amo e che conosco abbastanza bene, per averla vissuta in vacanza tante volte con un’amica calabrese. Grazie cara Caterina per questo doppio tuffo in un passato recente che mi illanguidisce e che non dimentico. Un bacio a tutti voi FLA

    "Mi piace"

Lascia un commento